Piatti tipici della cucina cremonese: CENNI STORICI - MARUBINI: attestato del secolo XVI
 - MOSTARDA di frutta INTERA: nata nell'Europa del '500; ce ne ha lasciato ricetta scritta Lancelot de Costeau nel 1604 "Ouverture de cuisine", stampato a Liegi
- TORRONE: testimoniato gia' nel '500 quando la Comunita' di Cremona lo ha inviato in omaggio alle autorita' spagnole del governo di Milano quale dono natalizio
ce ne da' testimonianza uno storico del '500 a riprova dell' intelligente industriosita' dei cremonesi. Si ricordano anche le mortadelle di Cremona (Tomaso Lanzoni, sec. XVI) di cui si e' persa l'abitudine di prepararle. - GLI INSACCATI: salame all'aglio, cotechino alla vaniglia, salame da pentola, salsiccia, verzini, testus;
- I FAGIOLI: Teofilo Folengo, agli inizi del '500, nel suo Merlin Cocai scriveva: Si mangiare cupis fasolas vade Cremonam (se desideri mangiar fagioli, vai a Cremona). Il 25 Aprile, racconta lo storico Bresciani (sec. XVI) nella chiesa or S.Tommaso si benedivano i fagioli che poi venivano piantati negli orti di citta' e campagna. Prima dell'introduzione del mais erano piatto forte... Ortensio Landi ne parla in un suo ricettario attribuendo a Cloritia da Cremona l'invenzione della ricetta dei fagioli lessati e conditi con olio, aceto, pepe e sale. Con i fagioli si cucina ancora oggi il piatto tipico nella ricorrenza della festa dei defunti "fagioli e cotiche", che un tempo veniva offerto gratuitamente dagli osti della citta' ai loro clienti.
- I BOLLITI MISTI: (con salame da pentola, cotechino, mostarda...)
- La PISTAADA DI LARDO che si mette nella pasta e fagioli, nelle trippe, ecc
- IL RISO CON LE VERZE MATTE
- IL "GOSA FER" con aringhe o sardelle, aglio, olio, prezzemolo ed aceto: si mangia con polenta
- I BILIGOT, castagne secche, bollite e insaporite da zucchero e miele,
.... e poi LA PATUNA, i BOMBONINI, LA SBRISOLOSA......
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El bisulaan de Surezina |
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El Les |
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El gòsafèr |
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El pès in ajòon |
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