Giunta al suo 40° anno di vita l’Associazione Amici della Cucina Cremonese ha voluto dedicare questo libro a Sua Maestà il Maiale, ovvero il re delle tavole imbandite, che fin dai tempi remoti viene impiegato per preparare le più saporite pietanze.
Non privo di pagine dedicate alla ricerca storica e scientifica, questo ultimo lavoro si propone di illustrare come il “grasso” suino abbia saputo meritarsi un posto di rilievo nell’ambito della cultura e dei costumi gastronomici.
Alternando testi dotti, ricordi della tradizione, versi dialettali, ricette di ieri e ricette di oggi “alla corte del re Maiale” fa di sè un libro di cui non si butta via niente.
A conferma della fattiva collaborazione che l’Associazione Amici della Cucina Cremonese ha instaurato nel tempo con il sistema Museale della città, si aggiunge alla precedente pubblicazione dedicata alle erbe il presente volume, per la cui realizzazione è valsa tanto l’opera degli autori quanto quella dei Soci che hanno dedicato impegno alla raccolta di testi, immagini e ricette.
Ad un saggio introduttivo di Riccardo Groppali, che propone una panoramica generale sulla storia della domesticazione del maiale e del suo impiego in gastronomia, seguono testimonianze specifiche relative ai campi di studio a cui i Musei di Storia Naturale, Archeologico e della Civiltà Contadina dedicano la loro ricerca: Cinzia Galli descrive la linea genetica da cui deriva la forma addomesticata del cinghiale comunemente chiamata maiale, mentre, con il preciso proposito di approfondire i momenti più significativi della storia di questo straordinario suino, Marina Volonté illustra, attraverso le testimonianze archeologiche e letterarie, quale fosse l’impiego del maiale in epoca romana e Anna Mosconi, dopo un breve accenno all’epoca medioevale, racconta di tempi più recenti quando masàa ‘l nimàal significava fare festa per una settimana intera.
Ogni momento storico è arricchito da una selezione di gustose ricette a base di porcello o parti di esso, a cui si aggiungono ricette riprese da un precedente libro a firma di Carlo M. Duranti edito dall ‘Associazione Amici della Cucina Cremonese, con altre curiose proposte di noti ristoranti cremonesi.
Non mancano pagine dedicate al dialetto, che attraverso versi e strofe invitano il lettore a cogliere del maiale la cultura più famigliare e prossima alla tradizione locale, esaltata anche attraverso una preziosa documentazione fotografica.
Il volume si conclude con un contributo del “Consorzio Salame Cremona” che motiva le ragioni per le quali nel cremonese si è affermato proprio questo insaccato che per gli standard di produzione ha meritato il marchio IGP.