La Mostarda di frutta viene citata per la prima volta da Lucio Giunio Columella (1° secolo dopo Cristo) nel “De Rustica”.

A distanza di oltre un millennio, ricompare nella prima raccolta al mondo di ricette e preparazioni gastronomiche titolata “De honesta voluptate et valetudine” del 1475 scritta dal cremonese Bartolomeo Sacchi detto Il Platina” (1421-1481); nel volume del 1780, pubblicato prima in Francia e poi in Italia, dal titolo “Il cuoco reale ed il contadino” viene descritta l’introduzione della mostarda di Cremona presso la corte reale da parte di Caterina dè Medici, moglie dal 1533 di EnricoII di Valois, futuro re di Francia.

E’ una salsa dal sapore agrodolce prodotta secondo un’antichissima e tradizionale ricetta cremonese.
Viene utilizzata frutta mista, accuratamente selezionata proveniente dalle migliori zone italiane di produzione, candita ed immersa in uno sciroppo di zucchero aromatizzato con olio essenziale di senape.

La Mostarda di frutta di Cremona può essere gustata in ogni stagione e riesce a trasformare, con facilità ed in poco tempo, un semplice piatto in una specialità raffinata, ricca di sapore e di colore.


(in coll. www.fieschi1867.com).